Skill: Hard & Soft
Chi lavora nella comunicazione d’impresa impara a camminare su un filo: da un lato le hard skill, solide come mattoni e apprese negli studi accademici e nei master professionali, per esempio analisi dei dati, gestione multicanale, content strategy. Dall’altro, le soft skill, impalpabili come il vento che sposta i pensieri, quelle che mescolano nozioni extra-contesto ad empatia, ascolto, intelligenza relazionale.
Ci si forma così, in un equilibrio mai definitivo: tra una dashboard e una riunione empatica, tra un report KPI e uno sguardo che coglie ciò che non viene detto, tra un viaggio scomodo e un passaggio quotidiano al bar o il commuting in metropolitana. La vera competenza nasce dove l’algoritmo incontra l’umano, dove il piano editoriale lascia spazio alla narrazione, dove si sviluppa l’osmosi tra fiction e realtà.
La comunicazione non è solo tecnica né solo talento: è l’arte di interpretare segnali visibili e invisibili. E chi la pratica, se ben formato, diventa tessitore di connessioni, in un mondo che cambia voce ogni giorno.